Il mercato del gaming è ormai inarrestabile e ora ti spiego i motivi alla base di questa crescita. Quando parlo di gaming, mi riferisco sia a quello amatoriale che a quello degli e-sports.
Il gaming negli ultimi dieci anni, ha avuto enormi crescite grazie alla tecnologia che ha reso i giochi sempre più realistici nella user experience.
I dati di fatturato, sia italiani che mondiali, raccontano il mercato dei giochi on line come uno dei settori economici che neanche la pandemia ha rallentato ma che anzi, ha agevolato.
I lockdown del 2020 ripetuto anche nei primi sei mesi del 2021, hanno avvicinato sempre più persone al gioco on line e alle sfide a distanza con gli amici, unico modo possibile per socializzare.
Gli analisti di settore dicono che il ritorno alla “normalità” non creerà fermate per il gaming. Anzi le previsioni dicono che i giochi per PC, per smartphone e per console, possano solo continuare a crescere.
Nel 2020 questo comparto ha raggiunto i 177 miliardi di fatturato.
È ancora più incredibile se pensiamo che, negli anni settanta, i primi videogiochi erano un prodotto di nicchia e sono rimasti tali fino agli anni novanta quando, con internet, cominciarono ad essere user friendly.
I prodotti della Nintendo per decenni è stata leader indiscussa del Mercato con i suoi 100 milioni di pezzi venduti.
Una leadership che è durata fino all’entrata in campo della Sony che arrivò in Europa nel 1995 con la PlayStation 1.
Ancora oggi questa console è una delle più vendute, insieme alla Xbox di Microsoft.
Un altro fattore che ha inciso molto sulla popolarità del gaming è stata la trasversalità degli appassionati.
Al mondo giovanile di entrambi i sessi da sempre target di riferimento dei videogiochi si è aggiunto anche un pubblico più adulto di entrambi i generi.Ha inciso la comparsa e la diffusione dei giochi da casinò ma soprattutto la possibilità di potersi confrontare in sfide a distanza, con i classici giochi e con i trends come burraco e sudoku.
I videogiochi sono sempre stati considerati, come un passatempo per il genere maschile, ma oggi i dati ci indicano come le giocatrici donne rappresentano il 45% degli utenti. Altro fenomeno che si sta consolidando negli ultimi anni è quello del game streaming, ovvero la “trasmissione” delle sessioni di gioco online realizzate sia da professionisti che da amatori su portali come Youtube o Twitch e che hanno aumentato i propri iscritti solo nel 2020 dell’80%.
Mercato del gaming in Italia: fatturato nel 2020-21
Prima di vedere i dati di crescita del mercato del gaming in Italia e il fatturato che ha generato nel 2020-21, diamo un’occhiata veloce ai dati totali che questo comparto è stato capace di generare nel 2020.
Pre Pandemia, fine 2019, i profitti del settore dei videogiochi per mobile, console e computer erano pari a 145,7 miliardi di dollari.
Nel 2020 secondo i dati della società Newzoo, il gaming ha avuto un incremento del 19,6%, arrivando ad un fatturato totale di 177,8 miliardi di dollari.
Nel 2021 con il graduale ritorno ad una pseudo normalità c’è stata una piccola contrazione dell’1,1%, nel mercato europeo e nordamericano e i ricavi globali si sono fermati ai 175,8 miliardi di dollari.
Per capire la portata di questi numeri e di quanto questo mondo dei videogiochi abbia aumentato il divario rispetto ad altre industrie dell’intrattenimento digitale come musica e cinema, dobbiamo rapportarli ai numeri generati da questi settori nel 2018: cinema e musica insieme avevano un fatturato totale di 78 miliardi.
Tornando all’Italia, dove sembra siano stati stimati 17 milioni di utenti compresi tra i 6 e i 64 anni di età, le vendite di videogiochi nel 2020 hanno toccato un valore di 2,2 miliardi di euro, con una crescita del 21,9% rispetto al 2019 e con un valore in continuo aumento anche se inferiore rispetto ai 4 miliardi fatturati da altri Paesi europei come il Regno Unito, la Francia o la Germania.
La differenza nasce soprattutto dalla poca propensione che c’è in Italia per gli investimenti e dalle forme di sostegno da parte dello Stato che fino ad oggi sono state troppo esigue rispetto alle possibilità di crescita che questo settore merita.
Un cambiamento di direzione in tal senso è la creazione di un fondo di 4 milioni, il First Playable Fund, che il Ministero dello Sviluppo economico ha destinato a tutte quelle aziende che hanno sede legale in Italia e che vogliono investire in videogiochi, realizzando dei nuovi prototipi destinati alla vendita.
Ad oggi le 160 imprese italiane hanno un fatturato totale intorno ai 90 milioni di euro e tutti gli addetti ai lavori pensano che questo settore possa avere ampi margini di sviluppo.
Lo pensa anche la politica che, attraverso il Pnrr, ha stanziato per le piattaforme di servizi digitali, per gli sviluppatori e per le imprese culturali ben 45 milioni di euro in cinque anni, con l’obiettivo che questo investimento possa far aumentare il fatturato delle aziende di tutto il mondo del gaming nel 2026 a 357 milioni di euro.
Questo nasce dal fatto che sono riconosciuti al gaming altre finalità oltre alla socialità ed il divertimento:
- opportunità di lavoro per i giovani sviluppatori dove talento e creatività possono fondersi insieme;
- traino alla ripresa economica del Paese;
- supporto didattico nelle scuole;
- strumento di promozione e conoscenza delle location dove i giochi sono ambientati;
- traino alla diffusione in modo semplice dei risultati di studi e ricerche e un contributo alla divulgazione scientifica;
- funzione terapeutica contro l’iperattività e il deficit dell’attenzione;
- prodotto di eccellenza del made in Italy da esportare nel mondo.
Mercato del gaming nel mondo: fatturato nel 2020- 21
Il fatturato 2020-21 del mercato del gaming nel mondo ha dei numeri strabilianti rispetto agli anni precedenti.
Nel 2020 questo settore ha ottenuto una crescita in ogni parte del mondo, i cui picchi più importanti si sono registrati nei mercati mediorientale e africano, dove rispetto al 2019 le vendite sono aumentate del 30,2%.
Questo dato, secondo Newzoo, è stato possibile ottenerlo in quelle aree, perché è coinciso con un miglioramento delle infrastrutture di rete e una maggiore convenienza delle tariffe telefoniche ma soprattutto è dovuto ad un miglioramento delle condizioni economiche di questi Paesi ed a una fascia di pubblico sempre più ampia che può finalmente permettersi di poter spendere soldi anche per beni non di prima necessità come dei videogiochi o i loro supporti.
Sempre secondo Newzoo, la crescita del 2020 è stata però rilevante anche per gli altri continenti con il +17,5% in Asia, il +19,9% in Europa, il +21,4% in Nord America e il +25,2% in America Latina, evidenziando anche che il 49% dei fruitori di gaming giungono dagli Stati Uniti e dalla Cina.
Quest’ultima da sempre occupa, in questo comparto, un posto da protagonista visto che genera 44 miliardi di dollari di fatturato, originato soprattutto dalle tante aziende sviluppatrici ed editrici di videogiochi presenti in questa nazione.
In un mercato come questo, dove la tecnologia ha un ruolo di primissimo piano, lo sviluppo tecnico e grafico dei cellulari, insieme alla possibilità di poter giocare in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo, ha reso il mobile come lo strumento più utilizzato e conseguentemente anche quello con le migliori performances di crescita, a livello mondiale.
Lo smartphone ed il tablet ormai occupano il 52% del mercato e hanno delle stime di fatturato per il 2021 che si assestano sui quasi 91 miliardi di dollari.
Questi strumenti, che ormai si possono acquistare anche a prezzi abbordabili, hanno avuto il grande merito di rendere questo mercato più accessibile a tutti. Invece per quanto riguarda pc e console, nonostante vengano ancora etichettati come beni di lusso a causa dei loro costi elevati, conservano una fetta di mercato pari al 28% e al 20% e un fatturato per il 2021 intorno ai $49,2 miliardi e ai 35,9 miliardi di dollari.
Attraverso la proiezione a lungo termine di questi dati e nonostante il trend di crescita abbia avuto un leggero deficit nel 2021, tutti gli analisti del settore sono concordi nell’affermare che il mondo del gaming è in continuo divenire e che per il 2023 è previsto un ricavo totale di 217,8 miliardi di dollari mentre nel 2025 si potrà arrivare ad un valore superiore ai 250 miliardi di dollari.